È una corsa contro il tempo quella in corso alla Camera per convertire in legge il decreto contro il femminicidio, la cui scadenza è prevista per il prossimo 15 ottobre. La discussione è ripresa questa settimana ma sono ancora numerosi gli emendamenti che attendono l’esame dei deputati. Intanto il testo di legge è già cambiato notevolmente: oltre agli aspetti già trattati, si sottolinea la novità del finanziamento previsto per i centri antiviolenza, non contemplato nel testo licenziato dal Consiglio dei Ministri. In particolare, dopo le audizioni, è stato introdotto un budget di 30 milioni di euro, esiguo rispetto ai bisogni ma sufficiente a garantire la sopravvivenza delle strutture. Un sostegno è previsto anche per le associazioni che si occupano della rieducazione degli uomini violenti.