I numeri dovrebbero già essere di per sé eloquenti: una donna uccisa ogni tre giorni da un compagno o da un ex durante il 2012 e le 73 vittime di femminicidio che sono il pesante saldo di questa porzione di 2013, dovrebbero già essere sufficienti a rappresentare i contorni di un fenomeno che merita un’attenzione altissima. Dalla politica, dalle istituzioni da tutti.
Ma non bastassero i numeri, dietro a quelli si celano le storie, quelle raccontate da “Ferite a morte” (tutte tratte dalla cronaca quotidiana) ma anche quelle raccolte dall’interessante Speciale che l’altra sera il Tg1 ha dedicato al tema del femminicidio.
Donne umiliate, soggiogate, violentate: si confidano le vittime dei soprusi e parlano i loro aguzzini. Il “viaggio” di Speciale Tg1 entra anche nei centri antiviolenza in Italia, che lottano contro la mancanza di fondi e sopravvivono grazie al lavoro volontario degli operatori del settore.
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