Gli stereotipi di genere sono lontani dall’essere sradicati dalla nostra cultura: lo dimostra una ricerca che l’UDI (Unione Donne in Italia) ha condotto in un istituto superiore di Catania e che mette in luce la concezione patriarcale dei rapporti uomo/donna diffusa tra gli adolescenti. Il progetto si chiama Stereotipa e un articolo di Sara Ficocelli su D lo racconta. Le risposte che i ragazzi hanno fornito alle domande poste dalle studiose sono decisamente rivelatrici: «Non è ad esempio inusuale – spiega Graziella Priulla, docente di sociologia dei processi culturali presso l’Università di Catania – che “lui” impedisca a “lei” di fare qualcosa: uscire da sola o frequentare amici, vestirsi in modo appariscente, viaggiare o fare gite, ecc. Mi è accaduto anche di conoscere studentesse che non vengono più all’università “perché il mio fidanzato non vuole”. È la loro passività, a stupirmi; il loro terrore della solitudine (“se no mi lascia”); la loro gratificazione della gelosia, anche ossessiva». Le esperte dell’Udi, si legge nell’articolo, hanno proposto al Comune di Catania di farsi promotore di un piano di educazione di genere nelle scuole e il Sindaco ha accolto la richiesta: «Abbiamo ottenuto che l’ateneo inserisca, dal prossimo anno accademico, gli Studi di genere nei curricula. Sembrano passi molto piccoli, ma ci è voluto un sacco di tempo per farli. E di fatica», afferma Priulla.