«Se sei donna la gente vuole sempre avere potere su di te. A volte l’Italia sembra immobilizzata nel suo maschilismo. Intanto bisognerebbe capire perché nel nostro Paese non esiste una cultura della tolleranza. Non c’è il rispetto di genere, gli stereotipi ci dividono fin dall’asilo. Per il mi’ babbo ero una poco di buono solo perché cantavo… Una mentalità dura a morire»: è una chiacchierata ampia e piacevole quella tra Serena Dandini e Gianna Nannini pubblicata sabato scorso sulle pagine di IO donna, il settimanale del Corriere della sera. «Siamo due cattive ragazze romantiche, – scrive Dandini – due reduci fortunate che all’inizio hanno fatto fatica a seguire la propria strada». Si parla di musica e di figlie, della carriera e degli ostacoli incontrate. Ma anche di donne, di violenza e di femminicidio: «Bisogna aiutare le donne a vincere la paura – riflette la cantautrice – , la paura è complice. La donna vittima di violenza deve trovare il coraggio di dirlo, alle amiche, a chi le sta intorno, così se ne parlerà sempre di più. La punizione dell’aggressore è importante ma non basta, una legge solo punitiva non potrà mai funzionare senza un lavoro di prevenzione».