Il tour internazionale di Ferite a morte è ufficialmente partito! La conferenza stampa di questa mattina a Palazzo Chigi, alla presenza del Ministro Emma Bonino, ha svelato tutti i dettagli delle quattro tappe che il progetto teatrale contro il femminicidio di Serena Dandini ha messo in programma in altrettante metropoli, come Washington, New York, Bruxelles e Londra, toccando sedi istituzionali importantissime, come la sede dell’Organizzazione degli Stati Americani, il Palazzo di vetro dell’Onu e la Trust Women Conference di Londra. Ferite a morte, ha detto il Ministro Bonino durante la conferenza stampa, è «una delle tante eccellenze italiane. L’eccellenza di parlare chiaro, di farsi venire un’idea. Ho partecipato persino io a questo progetto: Serena è testarda e ho insistito molto che mettesse almeno un paio di storie che finissero bene. Non demordo. Questa espressione teatrale – ha aggiunto – ci aiuta nel lavoro politico, dalla Convenzione di Istanbul alla lotta contro le mutilazioni genitali femminili».
«Tanti discorsi, dati e fatti non bucavano l’attenzione della gente. – ha spiegato Serena Dandini – Così ho deciso di provare con la drammaturgia, il teatro per arrivare al cuore delle persone e poi al loro cervello». Tante le donne che si sono unite a lei in questo percorso, a cominciare da quelle che saliranno sul palco nei prossimi appuntamenti internazionali, dalle attrici Valeria Golino e Maria Grazia Cucinotta a Rosy Canale, imprenditrice calabrese che si è ribellata alla ‘ndrangheta, fino all’attivista afghana Sima Samar. E ancora: Serra Yilmaz, Salma Hayek, l’artista Marina Abramovic, l’ex first lady britannica Cherie Blair e la regina Noor di Giordania. Qui sotto trovate il servizio realizzato da Repubblica TV e quello di TMnews, qui invece l’intervista rilasciata da Serena Dandini all’Huffington Post.