Ferite a Morte torna negli Stati Uniti. Lo spettacolo sarà, infatti, parte integrante di ‘1 in 3’, la rassegna sulla violenza di genere ospitata dal D.C. Campus di Washington, dal 22 maggio al 18 luglio. E proprio allo spettacolo ideato e curato da Serena Dandini, con la collaborazione di Maura Misiti, è affidato il compito di aprire il festival: l’appuntamento è giovedì 22 maggio alle 17.15 ora locale al Preston Auditorium.
‘1 of 3’ si propone come ideale accompagnamento alle pubblicazioni e alle ricerche che la Banca Mondiale sta lanciando in questi mesi, sul tema della violenza di genere. La rassegna spazia dalle arti visive e performative (con l’obiettivo di dare voce ai sopravvissuti ad atti di violenza) e propone film, video e discussioni per trovare nuove soluzioni al problema. In programma anche seminari con artisti, così come incontri con esperti dei temi di genere che presenteranno dati e analisi anche da un punto di vista socio-economico.
L’obiettivo di presentare una rassegna artistica a più dimensioni è, infatti, quello di mettere in evidenza il problema della violenza contro le donne e di dimostrare l’importanza del ruolo che ognuno di noi può giocare per cambiare la situazione. Un’opportunità, insomma, per chiunque di essere coinvolto: donne e uomini, organizzazioni della società civile, fondazioni, governi e agenzie di sviluppo internazionali.
Lo spettacolo di ‘Ferite a Morte’ sarà preceduto da un’introduzione di Marina Galvani, curatrice artistica della Banca Mondiale, e il benvenuto del presidente della Banca Mondiale Jim Yong Kim. Al termine, sarà inaugurata la mostra fotografica dell’afgana Hanifa Alizada. Già in programma, per le settimane successive, panel di discussione (trasmessi anche via streaming) sul tema della violenza di genere, insieme ad esperti e rappresentanti della Banca Mondiale. Inoltre, il 30 giugno, andrà in scena ‘Neda Wants to Die’, uno spettacolo teatrale scritto e diretto da Luigi Laraia.