Un numero compreso tra un terzo e la metà di tutte le donne assassinate nel mondo trova la morte per mano del partner secondo un nuovo report sulla violenza di genere dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in collaborazione con la London School of Hygiene & Tropical Medicine e il South African Medical Research Council. Le stime indicano che a livello globale almeno uno ogni sette omicidi femminili (13,5 per cento) è commesso da un partner intimo. I partner sono responsabili del 38,6 per cento di tutti gli omicidi femminili rispetto al 6,3 per cento degli omicidi maschili. Il report emerge dall’analisi di centodiciotto studi contenenti dati su 492340 omicidi in sessantasei paesi. Il quadro globale è molto variabile. I paesi con il più alto tasso di omicidi di donne da parte del partner sono quelli del sud-est asiatico (58,8 per cento), i paesi ad alto reddito (41,2 per cento), le Americhe (40,5 per cento) e l’Africa (40,1 per cento). Tra i paesi ad altro reddito coinvolti rientrano: Australia, Austria, Canada, Croazia, Danimarca, Inghilterra, Finlandia, Francia, Islanda, Italia, Giappone, USA. Seguono le aree a basso e medio reddito occidentali del Pacifico (19,1 per cento), le regioni europee a basso e medio reddito (20 per cento) e la regione mediterranea orientale (14,4 per cento). «I nostri risultati – ha spiegato Heidi Stöckl della scuola londinese – sottolineano che le donne sono sproporzionatamente vulnerabili alla violenza e all’assassinio da parte di un partner intimo e che le loro esigenze sono state trascurate per troppo tempo. C’è ancora molto da fare, in particolare per aumentare gli investimenti nella prevenzione della violenza e per sostenere le donne che denunciano gli abusi. La maggior parte delle donne uccise dal partner, infatti, vive in relazioni abusive di lungo termine».