Le storie di “Ferite a morte” – che sabato sera prenderanno vita sul palcoscenico del teatro Verdi di Firenze – si possono incontrare anche tra le pagine dell’omonimo libro, edito da Rizzoli. «I libri – spiega Serena Dandini nell’introduzione – possiedono ancora quei ritmi lenti che aiutano i pensieri e soprattutto i ripensamenti. Ma nel caso di questo libro è stato tutto accelerato da una forte urgenza, quasi una necessità impellente di condividere rabbia e tenerezza, indignazione e mille altri sentimenti tumultuosi che sono scaturiti dall’esperienza di questa strana adunata che è stata e continua ad essere “ferite a morte”». Nel volume, oltre alle storie in prima persona ricostruite da Serena Dandini, c’è un’intera sezione redatta con la collaborazione di Maura Misiti e dedicata alla ricostruzione delle radici della violenza contro le donne: numerose schede cercano quindi di descrivere dettagliatamente il fenomeno del femminicidio in Italia e all’estero, così da rappresentare le reali dimensioni del problema. Da oggi il libro è associato a una campagna – “Ti amo da morire” – che nei prossimi giorni vedrete pubblicata nei principali quotidiani nazionali.