Il comune di Genova sottoscrive i principi della convenzione ‘No More’.
Lo ha promesso il sindaco Marco Doria, presentando ‘Ferite a Morte’ insieme a Serena Dandini stamattina: ”Questo spettacolo – ha detto – è un’ulteriore occasione per pensare, ma non è una condizione sufficiente.
Il nostro compito ora è tradurre in atti concreti le affermazioni che ho fatto”.
C’è una luce nuova su Genova oggi: “Vorrei essere cittadina di questa città. Il vostro sindaco è stato precisissimo nel sottolineare un fenomeno che spesso viene ancora preso sotto gambe”, lo ha ringraziato Serena Dandini, ricordando che “qui tra di noi nessuno è un assassino, ma il femminicidio è il fenomeno finale di un processo di violenze e prevaricazioni che ci rendono tristi quotidianamente”.
Quella di domenica sera è l’ultima serata di Ferite a Morte. O forse no:
”Siamo invasi di richieste da tutta Italia. Queste tre date sono state propulsive ma penso che dovremmo andare avanti”, ha spiegato Serena, ”magari mettendo un biglietto che in parte raccolga fondi per i centri anti-violenza”, perché questo spettacolo “ha una forza virale, una vitalità che contamina le città e le amministrazioni”.