“Ferite a morte” è stata un’esperienza davvero emozionante per tutti noi.
Con piacere sottolineiamo quello che non vi sarà sfuggito dai giornali di questi giorni: il Consiglio dei Ministri ha ratificato la Convenzione di Istanbul, come richiesto dalla Convenzione No More! che il nostro progetto sostiene. Ora il documento è al vaglio di Camera e Senato che dovrebbero a loro volta votare per la ratifica. Questo piccolo, grande, importante primo passo si deve anche a tutti coloro che hanno partecipato al nostro progetto: alle attrici che sono state con noi, a coloro che hanno lavorato per i tre eventi teatrali di Palermo, Bologna e Genova, a chi ha creduto in noi sostenendo economicamente e moralmente “Ferite a morte” e non in ultimo al pubblico che ha vissuto con noi in teatro questa esperienza.
Naturalmente ora bisognerà spingere affinché il Parlamento non “si distragga” su queste tematiche, visto che sono già tutti occupati nell’ ennesima campagna elettorale che non mi sembra preveda gli argomenti che ci stanno a cuore.
Nelle scorse settimane il sito www.feriteamorte.it e le pagine dei social network correlate sono state prese d’assalto da visitatori: Oltre 12.000 visite sul sito ufficiale dalla messa on-line il 15 novembre scorso. 1.747 le adesioni alla pagina Facebook e oltre 59.962 click sempre alla pagina Fb (i dati sono aggiornati all’11 dicembre scorso). Tantissime, inoltre, le mail arrivate al sito da parte di private cittadine che si sono sentite rappresentate da “Ferite a morte” e da parte di associazioni ed istituzioni che vogliono ospitare altre serate dello spettacolo.
Ciò dimostra che queste problematiche sono molto presenti e sentite nel paese reale, che continua ad essere afflitto da femminicidi e violenze domestiche con un’impressionante cadenza quotidiana, come purtroppo la cronaca dei giornali non fa che ricordarci.
Tutto ciò ci spinge ad andare avanti con altri eventi teatrali anche nei primi mesi del 2013, in altre grandi città italiane.
Teneteci d’occhio, il sito rimane aperto e “Ferite a morte” si trasforma in un progetto permanente.
Un grazie di cuore va a tutte le attrici e le donne salite sul palco di “Ferite a morte”, per il loro impegno professionale e personale. Siete state bravissime e si è creato qualcosa tra tutti noi di veramente speciale ed emozionante che è merce rara di questi tempi.
Serena Dandini
Maura Misiti
Le ragazze, e non in ultimo i ragazzi, di Mismaonda che ha prodotto “Ferite a morte”