Ci sono perché tocca a noi ragazze raccontare il mondo, intanto che ci prepariamo a cambiarlo, e raccontare è il mio mestiere.
Ci sono per le mie figlie, e per i figli delle mie amiche.
Ci sono per la mia mamma, che non sapeva.
Ci sono per tutte le donne che non sapevano che si potesse dire.
Ci sono da tanto tempo e in tanti modi, e ci sarò finchè ce ne sarà bisogno.
È chi non c’è, semmai, che dovrebbe trovare una scusa valida.