Per Ferite a Morte, questa, è una tappa davvero significativa. Prima di tutto per il giorno in cui avverrà la rappresentazione, l’8 marzo, data simbolo per il messaggio che da più di due anni stiamo lanciando nel mondo; in secondo luogo per il luogo, Tunisi, che rappresenta la prima città araba in cui il nostro spettacolo prenderà forma.
Abbiamo avuto un ampio sostegno da tutti i fronti, dalle ONG che operano sul luogo alle istituzioni nazionale, ma quelle che vogliamo ringraziare di più sono le persone che metteranno la faccia facendo convergere politica, arte e sociale in una voce univoca di protesta contro la violenza sulle donne. Vogliamo ricordarle un’altra volta: Jalila Baccar (attrice), Fatma Saidenne(attrice), Bochra Belhaj Hmida (deputata del Governo Tunisino), Latifa Lakhdhar (Ministro della Cultura del Governo Tunisino), Besma Khalfeoui (presidente della fondazione Chokri Belaid), Nadia Khiari (caricaturista),Raja Dahmeni (ATFD), Sondos Belhassen (attrice), Meriem Belkadhi (Nessma TV), Amel Hamrouni (cantante).
Il nostro ringraziamento, in questo giorno carico di significato, si estende a tutte le donne che si sono cimentate, si cimentano e si cimenteranno nel diffondere i nostri principi e i nostri valori.