Carissimi Palermitani, non me lo sarei mai immaginato di trovare un’accoglienza del genere! Noi addirittura pensavamo di fare fatica a riempire il teatro Biondo con questa nostra avventura. “Ferite a morte” che non è ancora uno spettacolo teatrale compiuto, c’eravamo date più tempo, io e Maura Misiti che ha collaborato con me alla stesura di queste storie.
Poi, vedendo quello che stava succedendo attorno a noi, gli episodi di femminicidio sempre più frequenti sulle cronache dei giornali, abbiamo sentito l’urgenza di mettere in scena questi testi per cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso la drammaturgia che forse arriva prima al cuore di tanti discorsi. Il nostro intento è soprattutto quello di chiedere al governo italiano di aderire alla convenzione “No More” e ratificare la convenzione di Istanbul ,come ci chiede l’Europa.
Così, eccoci qui, con tre anteprime di “Ferite a morte”: il debutto a Palermo, poi saremo a Bologna e quindi a Genova. In queste tre date, a cominciare dalla vostra città, abbiamo voluto in teatro con noi, accanto al pubblico, e le operatrici e gli operatori delle associazioni di donne che quotidianamente, sul territorio sono impegnati ad assistere le donne vittime della violenza. Abbiamo pensato fosse un modo per premiare il loro impegno, per ringraziarli per quello che fanno.
La risposta della vostra città (a proposito, ringrazio il consiglio comunale di Palermo che con una targa mi ha dato il benvenuto, insieme al sindaco Leoluca Orlando) ci incoraggia ad andare avanti, a far diventare “Ferite a morte” una tournée teatrale che magari , dall’anno prossimo, possa girare per tutto il Paese.
Ce la metteremo tutta e, nel caso, ripartiremo proprio da Palermo.
Serena Dandini