«La violenza contro le donne è un problema drammatico che coinvolge tutto il mondo, non solo il mio Paese. E che va combattuto con grande forza al livello politico, sociale ma soprattutto culturale». Serena Dandini ha presentato così negli Usa il significato di ‘Ferite a Morte’, il suo progetto dedicato alla piaga del femminicidio. La missione americana di “Ferite a morte”, a metà strada tra tournée teatrale e iniziativa politico-culturale, è partita ieri dalla World Bank di Washington dove per oltre due ore la nota autrice e conduttrice tv ha spiegato il senso del suo impegno. A pochi isolati dalla Casa Bianca, ha parlato davanti a una foltissima platea formata per lo più da operatrici che si occupano di violenza di genere sul campo, in tutto il mondo, dall’Africa all’Afghanistan, dall’Asia all’America Latina. «Possiamo parlare lingue differenti, ma tutte noi sappiamo che il problema è uguale ovunque. In tutto il mondo – ha osservato – sembra quasi normale, come se fosse una parte della vita familiare, che un uomo possa uccidere la propria donna, fidanzata o figlia». Dandini ha sottolineato che serve una rivoluzione culturale grazie alla quale il femminicidio non sia più considerato solo un problema delle donne, ma di tutta la società. Che si superi l’omertà, che tutti, non solo le vittime, si sentano coinvolti e denuncino, fermino il massacro, visto che le cifre delle morti in seguito a questo fenomeno restano impressionanti in ogni angolo del pianeta. Solo in Italia si parla di una vittima ogni meno di tre giorni. Assieme a lei, era presenti all’incontro il “padrone di casa” Piero Cipollone della World Bank e Mary Ellsberg, direttrice del Global Women’s Institute alla George Washington University, una docente che sul tema della violenza di genere ha scritto oltre 20 libri e pubblicato numerosi studi scientifici. Oggi, Serena Dandini e Maura Misiti leggeranno i loro monologhi, nella versione tradotta “Wounded to Death” all’Organizzazione degli Stati Americani per celebrare gli 85 anni della Commissione Inter-Americana sulle Donne e il 20esimo anniversario della Convenzione di Belém do Para, la Convenzione interamericana sulla prevenzione, repressione e eliminazione della violenza contro le donne. Appuntamento alla quale sarà presente anche Maria Cecilia Guerra, viceministro al Lavoro e alle Politiche Sociali con delega per le Pari Opportunità. I biglietti per il pubblico sono già sold out.
