Un pianoforte, un’attrice, le note di Čajkovskij , le parole di Tolstoj. Emanuele Trevi e Sonia Bergamasco si sono messi a giocare attorno a questi elementi primari con la leggerezza e l’innocenza (e la sapienza) di due bambini sulla spiaggia e hanno costruito un bellissimo castello di sabbia, fragile e intenso, al quale mi sono avvicinato facendo attenzione a non rovinare quella piccola meraviglia. La marea della messa in scena è salita, le onde hanno coperto tutto, ma miracolosamente il castello è rimasto in piedi: la voce e il corpo di Sonia hanno costruito fondamenta e mura impalpabili e indistruttibili, cementate da un talento raro, verso il quale mi sento di provare prima ancora che ammirazione una sorta di stupore, venato di riconoscenza e di gratitudine, come avviene quando ricevi un dono».
Giuseppe Bertolucci
Queste sono le parole del regista stesso, Giuseppe Bertolucci (scomparso nel giugno scorso), che descrivono l’opera scritta da Emanuele Trevi e Sonia Bergamasco, recentemente premiata come miglior attrice 2012 dalla critica italiana. L’opera non vuole essere una rivisitazione del famoso romanzo di Lev Tolstoj, pubblicato nel 1877, ma è un’analisi della genesi del personaggio stesso, Anna Karenina, e di come l’autore pensando ad un «nudo gomito femminile di un elegante braccio aristocratico» sia arrivato a reincarnarla.
Sonia Bergamasco interpreta Anna Karenina
Sonia Bergamasco impersona la protagonista dilaniata da sentimenti contrapposti, la fa rivivere, lei stessa suona il pianoforte, non solo per ricrearne i moti dell’anima sulle note di Čajkovskij, ma lo fa diventare una sorta di co-protagonista che alla fine si trasformerà in bara.
Viene messa in scena anche l’ossessione di Tolstoj per il suo personaggio, a lungo inseguito, nei suoi appunti, nelle continue ristesure dell’opera e nelle lettere che scambiava con la moglie Sofia.
Lo spettacolo andrà in scena il 5 e il 6 febbraio 2013 ore 21 al Teatro Vascello, direzione artistica di Manuela Kustermann, via G. Carini a Monteverde Vecchio.