Oscillerà tra il rockabilly e il soul il tappeto di note su cui domani si avvicenderanno i monologhi di “Ferite a morte”, in scena al Teatro Romano di Verona. A selezionare le atmosfere musicali saranno i Fog Surfers, al secolo Andrea “the And” Sartori e Giancarlo Masotto. Dalla seconda metà degli anni novanta i Fog Surfers salgono in consolle, abbassano la puntina, alzano il volume e suonano rock’n’roll. E per i Fog Surfers il rock’n’roll, più che uno specifico genere musicale è un’attitudine, un filo rosso fuoco che unisce il rhythm’n’blues al rockabilly, il soul al garage, il boogaloo al beat, il surf al calypso, la bossa nova all’exotica, il mambo allo ska e al rocksteady, il twist al punk-rock, una vibrazione primitiva, profonda ed eccitante che scuote gambe e bacino, che infiamma il cuore e fa girare la testa, che arriva dalla notte dei tempi, irrimediabilmente datata e suonata rigorosamente su vinile, meglio se a 45 giri, ma che non è mai stata così attuale, fresca, moderna e necessaria.Nel corso di quindici anni di onorata attività i Fog Surfers hanno fatto girare i dischi nei più importanti locali e festival di settore italiani. Domani il loro esordio a teatro per imbracciare assieme a noi la lotta contro il femminicidio.